Il Recupero della Memoria: Il Campo di Prigionia di Servigliano e la Casa della Memoria che attraverso la raccolta di testimonianze e materiale documentario, l’associazione promuove la cultura della legalità e si propone di educare le future generazioni ai valori della pace, della democrazia e della solidarietà.
Scopri come la Casa della Memoria, situata nella ex stazione ferroviaria di Servigliano, ospita un museo permanente e organizza eventi legati alla storia del campo.
Fondata nel 2001, l’Associazione per la Memoria di Servigliano si dedica al recupero e alla conservazione della memoria degli eventi legati all’ex campo di prigionia di Servigliano e alla Valle del Tenna. Attraverso la raccolta di materiale documentario, testimonianze e l’accoglienza di visitatori e studiosi, l’associazione si impegna a mantenere viva la storia di questo importante periodo. Inoltre, per statuto, l’associazione promuove la cultura della legalità e si propone di educare i giovani e le future generazioni ai valori della pace, della democrazia e della solidarietà.
L’Associazione per la Memoria di Servigliano ha un ruolo fondamentale nella raccolta di testimonianze e materiale documentario legato all’ex campo di prigionia. La storia dei prigionieri austro-ungarici detenuti nel campo viene preservata attraverso diari, fotografie, oggetti e altri reperti storici. Questi preziosi documenti contribuiscono a ricostruire il contesto storico e a far rivivere le esperienze dei prigionieri. L’associazione è sempre alla ricerca di persone che abbiano un legame con la storia del campo o che possiedano materiale relativo ad esso, invitandole a condividere le loro testimonianze e contribuire alla conservazione della memoria.
La sede dell’Associazione per la Memoria di Servigliano è situata nella ex stazione ferroviaria di Servigliano, diventando così la Casa della Memoria. Questo luogo simbolico ospita il Museo della Memoria, una mostra fotografica permanente che racconta la storia del campo di prigionia. I visitatori possono esplorare gli spazi espositivi e immergersi nell’esperienza dei prigionieri attraverso immagini e narrazioni coinvolgenti. Inoltre, l’aula multimediale della Casa della Memoria è il luogo in cui si svolgono eventi dedicati alla memoria storica, come conferenze e presentazioni.
Il Campo di Prigionia di Servigliano fu costruito nel 1915 in previsione dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. La struttura consisteva in 32 baracche, realizzate in legno e muratura, che potevano ospitare fino a 4.000 prigionieri austro-ungarici. Il campo era diviso in due settori indipendenti e circondato da un alto muro di cinta. Durante la guerra, i prigionieri vennero impiegati come lavoratori agricoli, muratori, sarti e calzolai per sopperire alla mancanza di manodopera locale. Alla fine della guerra, il campo fu sgomberato e i prigionieri furono rispediti alle loro terre d’origine.
L’Associazione per la Memoria di Servigliano svolge un ruolo vitale nel recupero e nella conservazione della storia del Campo di Prigionia di Servigliano. Grazie alla raccolta di testimonianze e materiale documentario, la Casa della Memoria si impegna a preservare la memoria di questo periodo importante. Attraverso il Museo della Memoria e gli eventi organizzati, l’associazione si propone di educare le future generazioni sui valori della pace, della democrazia e della solidarietà. La Casa della Memoria è un luogo di incontro e di apprendimento, che invita visitatori, studiosi e coloro che hanno un legame con la storia del campo a partecipare attivamente alla conservazione della memoria storica.
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